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27 Aprile 2025

“Subito azioni concrete, la Xylella sta avanzando”
Olivicoltori preoccupati per il nuovo focolare nel territorio di Minervino Murge
“A rischio il nostro futuro”.

SALVATORE VERNICE

CORATO. Il fenomeno della “Xylella fastidiosa” ha registrato un nuovo e preoccupante caso nel territorio di Minervino Murge, a pochi chilometri dall’agro di Corato. Seppur contenuto nelle sue dimensioni, il nuovo caso accertato non fa che aumentare l’ansia tra gli agricoltori e gli operatori del settore. La stagione olivicola 2024-2025, appena conclusa, ha visto l’attività di oltre 3.000 aziende agricole, tra individuali e societarie, nella zona di Corato, che ha prodotto olive su 7.800 ettari di oliveti. Un anno positivo sotto diversi punti di vista: la qualità delle olive è stata eccellente e le quotazioni hanno raggiunto, a fine campagna, anche i 200 euro al quintale per la celebre cultivar Coratina, tra le più apprezzate a livello internazionale. Tuttavia, la Xylella resta una spada di Damocle che pende sulle teste degli olivicoltori. Donato Rossi, dirigente sindacale di Confagricoltura e imprenditore agricolo che opera nel territorio di Corato e Andria, non nasconde la preoccupazione. “Il nuovo focolaio a Minervino Murge è un segnale inquietante- afferma Rossi – se la politica non interverrà con azioni concrete e controlli serrati, rischiamo di compromettere seriamente il futuro dell’olivicoltura in questa zona, tra le più pregiate d’Italia”. Il pericolo legato alla Xylella è incombente. ” la cultivar Coratina è un patrimonio della nostra terra, ma è anche estremamente vulnerabile al batterio. Il rischio di estendersi nei nostri oliveti è alto, e la situazione è ancora più critica se pensiamo ai terreni incolti che non vengono adeguatamente gestiti. Questi terreni, infatti, rappresentano Habitat ideali per il vettore della malattia, il cosiddetto batterio “sputacchina”, che si diffonde dalle piante infette a quelle sane”.

Non bastano i proclami “Serve una politica seria che non si limiti a dichiarazioni d’intenti, ma che si traduca in azioni concrete: potenziamento dei controlli, incentivi per la gestione dei terreni incolti e un supporto agli agricoltori per adottare pratiche agricole sostenibili”.

L’intervento della politica diventa fondamentale, come sottolinea Tommaso Loiodice Presidente UNAPOL.  ” l’olivicoltura pugliese si trova in un momento cruciale, in cui la qualità del prodotto è la sua remuneratività sono in pericolo. La Xylella è il nemico principale da combattere, ma è necessario agire anche su altre frontiere. È essenziale continuare a produrre un olio di alta qualità, ma anche sostenere economicamente i produttori. La sfida contro la Xylella non riguarda solo la sopravvivenza di un albero o di un’azienda, ma la difesa di un intero patrimonio agricolo è culturale che, se messo a rischio danneggerebbe l’intera economia regionale e nazionale. Il tempo per agire è adesso e la politica deve rispondere con fatti, non con parole”.

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